Mentre tutta l’Italia unita come non mai in un nazionalismo che finora ci era estraneo, con sforzo immane, cerca di opporsi al diffondersi del Virus che, come nei migliori film di fantascienza, invade il mondo cercando di distruggere l intera umanità, cantando dai balconi e accendendo luci per darsi forza e “toccarsi” anche da lontano, anche il Governo, cerca di fare al meglio la sua parte.
In un lasso di tempo relativamente breve, per cercare di contrastare la crisi economica che già imperversava nel paese e che adesso viene acuita in misura esponenziale dalla chiusura delle attività economiche e dai mancati incassi necessari alla sopravvivenza delle stesse, il Governo ha emanato quello che ci è stato prospettato come il primo di una serie di decreti che aiuteranno le imprese e le famiglie Italiane a superare questo periodo critico, il cosiddetto decreto Cura Italia.
Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali: servizio sanitario nazionale, sostegno all’occupazione e ai lavoratori; supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese; sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.
Di seguito una panoramica di quelli che sono gli interventi previsti per le famiglie e le imprese:
Redditi bassi
Un fondo per il reddito riservato a lavoratori dipendenti e autonomi che per colpa della pandemia hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività purché nel 2019 non avessero guadagnato più di 10mila euro. Riceveranno un’indennità economica per tutto il nel 2020 secondo criteri che saranno stabiliti dal Ministero del Lavoro.
Autonomi
Ai lavoratori autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 600 euro.
Scadenze fiscali
proroga di tutte le scadenze fiscali e contributive (non solo per le imprese ma anche per Professionisti e Partite IVA) a partire da quelle in scadenza il 16 marzo, con lo stop a tutte le attività di accertamento fiscale e riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Su tutte le misure fiscali si attende il testo definitivo per la conferma.
Proroga per i Soggetti con domicilio fiscale o sede in Italia al 20 marzo dei versamenti in scadenza il 16 marzo relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria. Sospese le scadenze ricadenti nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di irregolarità che possono essere versati in unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione.
Per Settori più colpiti imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e e tour operator, associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness e culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori, versamenti sospesi, da effettuare senza sanzioni né interessi in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o con rateizzazione massima di 5 rate di pari importo (a partire dalla stessa data)
Piccole Partite IVA
Per le piccole Partite IVA (ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro nel periodo di imposta precedente) danneggiate dall’emergenza sanitaria è consentito di non procedere ai versamenti, in scadenza nel mese di marzo, relativi alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilato, relativi alle trattenute dell’addizionale regionale e comunale, relativi all’imposta sul valore aggiunto e relativi ai contributi previdenziali e assistenziali, nonché ai premi per l’assicurazione obbligatoria. I versamenti si effettueranno entro il 31 maggio 2020 in un’unica soluzione o con rateizzazione massima di 5 rate di pari importo a partire dalla stessa data.
Agenti e Lavoratori autonomi
Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione con domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio dello Stato possibilità di chiedere al Sostituto di Imposta la non applicazione delle ritenute d’acconto riferite a ricavi e compensi percepiti nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del decreto-legge e il 31 marzo 2020
Imprese
Potenziamento del Fondo di Garanzia PMISono previsti finanziamenti coperti dal fondo di garanzia PMI fino a 18 mesi meno un giorno di importo non superiore a 3 mila euro erogati da banche, intermediari finanziari, concessi a favore di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza coronavirus.
Per accedere al prestito basterà una dichiarazione autocertificata. In favore di tali soggetti beneficiari l’intervento del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese è concesso gratuitamente e senza valutazione.
Per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni;
Per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.
E’ stato introdotto, un Credito d’imposta per botteghe e negozi pari al 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione per il mese di marzo purché relativo agli immobili rientranti nella categoria C1 da utilizzare esclusivamente in compensazione e utilizzando il Modello F24
Il decreto dispone inoltre il differimento al 31 maggio 2020 della rata del 28 febbraio relativa alla cosiddetta rottamazione-ter e della rata in scadenza il 31 marzo del cosiddetto saldo e stralcio.
Queste, per sommi capi, le disposizioni fiscali contenute nel decreto annunciato ieri dal Governo Conte in conferenza stampa e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nelle prossime giornate di cui attendiamo le modalità applicative degli Enti preposti per poter effettivamente mettere mani all’espletamento delle pratiche per accedere alle agevolazioni.
Nella speranza che sia in effetti come dichiarato dal premier Giuseppe Conte, solo «la prima risposta all’emergenza», e che «questo è solo il decreto di marzo, e ad aprile arriveranno nuove misure » in modo che nessuno debba sentirsi abbandonato.
E speriamo che stavolta si ricordino anche dei professionisti iscritti alle casse …